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Il sesto continente

Un film documentario di Andreas Pichler

Nella periferia di Bressanone, presso la Casa della Solidarietà, abitano assieme una cinquantina di persone. Non si trovano lì volontariamente, ma c’è qualcosa che li lega: sono gli emarginati della nostra società, che li considera “problematici” e di cui farebbe volentieri a meno. Senza tetto, malati, con disturbi di dipendenza, disoccupati, perseguitati politici, migranti. Qui convivono Erwin, l’ex alcolizzato pregiudicato; Sumi, che qui ha trovato riparo dal suo ex fidanzato stalker; Ousman, rifugiato politico dall’Africa; Hatem, il cuoco, che dopo la crisi si è ritrovato improvvisamente per strada. Presso la Casa della Solidarietà queste persone possono trovare rifugio, almeno fino al momento in cui non riescono a tornare a condurre una vita normale. Ma come può funzionare la convivenza tra persone così diverse?

In modo sperimentale e con soluzioni sbalorditive viene creato un contesto che permette di ri-trovare un certo equilibrio e l’autonomia. Per poter abitare nella casa viene chiesto un piccolo affitto, ma soprattutto responsabilità e capacità di auto-organizzazione, poiché è importante che ciascuno contribuisca alla buona convivenza. Gli abitanti sono seguiti quotidianamente da due assistenti sociali, Kathi e Miriam e da due uomini, Alexander e Karl, che non hanno una competenza specifica nel settore, ma molta passione. La Casa della Solidarietà riesce a mantenersi grazie a donazioni e ad eventi di beneficienza, e rifiuta coscientemente fondi pubblici per mantenere la totale indipendenza. Per Hatem il cuoco questo luogo – con la sua incredibile biodiversità umana – è diventato un vero e proprio sesto continente. Nel momento in cui, però, si prospetta il trasferimento in un’altra sede, il futuro di molti degli ospitati torna ad essere incerto.

 

Il regista Andreas Pichler (Teorema Venezia) ha seguito per un lungo periodo le storie e i destini di diversi abitanti della Casa della Solidarietà. Ha realizzato un fine ritratto della convivenza e del lavoro in un progetto sociale molto complesso, quasi utopico, che va oltre un’anonima co-esistenza.

 

 

La prima si terrà martedì 30.1.2018, alle 20, presso il cinema Filmclub Capitol a Bolzano. Da giovedì 1.2.2018 sarà poi possibile vederlo nei cinema altoatesini.

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