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Senire una volta la voce della nonna

weihnachtenIl messaggio natalizio della Presidentessa della CdS Petra Erlacher. 

Da tre mesi abita nella „Casa della Solidarietà Luis Lintner“ a Millan una famiglia di quattro persone dal nord dell’Afganistan.

Prima erano per quattro anni in un centro di accoglienza a Gorizia. Il padre, che ad ogni costo voleva trovare un lavoro, lo ha trovato in Svizzera. Illegale naturalmente, poiché…chi entra dall’Italia o da un altro Paese EU, può girare solo come turista nei quattro Cantoni.

Scaduti i quattro anni, i rifugiati politici riconosciuti hanno dovuto andar via dal centro. Il padre ha abbandonato la Svizzera, per trovare una soluzione da qualche altra parte, in modo di riunire assieme la famiglia da qualche altra parte.

Dopo aver cercato a lungo, ha trovato questo posto nella CdS. Finalmente si sono sentiti sicuri, ma è rimasto l‘istinto di chiudere sempre la porta della camera, anche quando dentro erano in quattro.

I metodi dei Talebani hanno lasciato traccia! Erano loro che li hanno portati alla fuga… un assalto nella notte, che è costata la vita ad una famiglia di vicini, è stato quello che ha fatto decidere per la fuga – era il motivo per lasciarsi tutto alle spalle, pure la nonna.

Lei ha vissuto con la sua famiglia nelle montagne nel nord del Paese. Al mercato hanno comprato piccoli agnelli, li hanno allevati e rivenduti come pecore. Le misere entrate erano appena sufficienti per sopravvivere.

„Sentire una volta la voce della nonna“ e così sapere che era ancora viva, questi sarebbero i sogni di Natale della nipote. „Mia nonna“ racconta, „da piccola mi ha insegnato molto: cucinare, cucire, rammendare…“

Lei però sa anche che sicuramente questo desiderio non si può realizzare. Lei sa che il luogo dove abita la nonna è un posto isolato – senza telefono o altri mezzi per comunicare con parenti ed amici.

„Ma nonostante questo voglio manifestare questo desiderio, chissà, forse la nonna lo recepisce la mia nostalgia di lei…e la mia grande speranza è di trovare qui in Alto Adige una nuova patria.“

Grazie. Buon Natale e ogni bene per il 2014

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