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"Dovrebbero essere più posti come questo"

CIMG1469L’esperienza che ho avuto vivendo per un periodo in Casa della Solidarietà è stata per me molto significativa.

Ospiti con diverse problematiche

La Casa mi è piaciuta molto, qui ho conosciuto diverse persone di qualsiasi età, dai più giovani ai meno giovani, della zona o provenienti da altri Paesi, ognuno con diverse problematiche (ci sono certe persone che sono dovute scappare dal loro Paese, dalla loro cultura e tradizioni, molte di loro hanno vissuto esperienze molto negative, altre invece hanno vissuto in situazioni familiari complicate e al momento si ritrovano soli e in una situazione disagiata, altre ancora hanno vissuto varie vicissitudini e al momento sono vulnerabili psicologicamente e da sole non avrebbero i mezzi necessari per reinserirsi nella società e rischierebbero così di  vivere come emarginati e altro, c’è anche chi è in transito e non ha mezzi di sussistenza oppure ha poche risorse economiche e in Casa trova un posto letto pagando un minimo contributo d’affitto ).

Un posto “dinamico”

Prima non avevo mai visto un posto così “dinamico”, dove gli ospiti, assieme a studenti che vivono stabili in casa, studenti che vengono per svolgere lo stage per un corso scolastico e ogni tanto volontari, vivono insieme nella quotidianità di ogni giorno.

Siamo tutti individui

Per me è stato molto interessante svolgere attività insieme agli ospiti e interagire con loro, vivendo con loro ho potuto ascoltare le loro vicissitudini, la loro storia di vita, ho iniziato col tempo a comprenderli maggiormente e a individuare con più facilità  i loro problemi attuali e la loro individualità. Vivendo in casa mi è piaciuto molto anche ascoltare i racconti delle persone provenienti da altri Paesi, le loro tradizioni. Qui mi sono resa conto che alla fine tutti noi siamo individui, ciascuno con i propri lati positivi e negativi.

Mai sentita sola

Qui in casa non mi sono sentita sola, anche perché c’erano momenti che si trascorrevano insieme ( il momento del pasto, le riunioni settimanali alle quali partecipano tutti gli ospiti della casa, sala televisione, ogni tanto parlare in cucina del più e del meno) dove si comunicava e collaborava tra di noi.

Aiuto per persone in difficoltà

Ho notato che gli operatori che lavorano in Casa svolgono un grande lavoro, offrono un posto dove dormire e mangiare a queste persone in difficoltà, qui loro trovano una temporanea stabilità, un posto familiare dove vivere in maniera sociale, interagendo con gli altri cercando e imparando a rispettare le regole della buona convivenza, qui le persone hanno qualcuno che li ascolta e li considera.

Dare e ricevere

Gli operatori, oltre a individuare le problematiche di questi individui e a cercare di dare un aiuto concreto orientato verso un reintegramento nella società, fanno in modo che oltre a un dare da parte degli ospiti ci sia anche un ricevere.

Rispetto

Gli individui dovranno avere un comportamento rispettoso, collaborare nella gestione della casa, ( cucinare, o fare le pulizie, lavarsi il piatto), collaborare alle attività richieste, lavorando un tot di ore si pagheranno l’affitto. Questa cosa a me è sembrata  importantantissima e molto educativa perché in questo modo le persone si sentono più utili, con un valore perché il loro lavoro è importante per se´ e per gli altri e si responsabilizzano.

Molte iniziative

Questa casa mi è sembrata un posto dinamico anche perché offre molte iniziative e coinvolge gli ospiti in queste, io ho partecipato alla cena che si svolge ogni mese dove un ospite di diversa nazionalità cucina per persone che vengono da fuori per assaggiare i piatti del loro Paese, e all´incontro di scolari provenienti da varie scuole che erano venuti in casa per parlare con gli ospiti e conoscere culture diverse, infine al corso di pulizie dove sia uomini che donne avevano partecipato, imparato e messo in pratica le tecniche di pulizia. Mi sono sorpresa molto nel scoprire che gli uomini provenienti dai Paesi fuori dell´Europa sanno cucinare delle pietanze gustose.

Diversi progetti

Oltre a questo c´erano anche vari progetti, io ho partecipato al progetto “ Flohmarkt”, mercatino delle pulci, al quale anch’io qualche volta ho collaborato con gli ospiti, due dei quali ne erano diventati i responsabili.

Progetto Orto

Molto interessante è stato il progetto orto, dove erano stati messi a disposizione due orti per coltivare prodotti biologici, quattro ospiti qui hanno trovato la possibilita´ di lavorare temporaneamente svolgendo uno stage e io qualche volta ho collaborato con loro.

Più posti come questo

In questo posto mi sono sentita in compagnia e parte di un gruppo, dove ognuno e´ importante e collabora con il proprio contributo. Penso che ci dovrebbero essere più posti come questo.

S. Zuech

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