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Una casa speciale

Prakti_umPrima di iniziare il tirocinio, e soprattutto la mattinata del primo giorno, avevo molta paura. Ero preoccupata di non sapere svolgere bene tutte le attività, di non avere “feeling” con gli ospiti della casa, e di che la mia timidezza fosse un problema per il tirocinio. Ma allo stesso tempo avevo tanta illusione perchè dal primo momento che sono andata a La Casa della Solidarietà a fare una visita a Michele mi sono resa conto che quella casa era speciale, e col tempo ho confermato la mia prima impressione.

Dopo che sono passate le prime ore del tirocinio mi sono sentita piena di energia e con più illusione che prima di iniziare. Le ore ed i giorni sono passati velocissimi. Ho goduto molto i momenti che facevo cose insieme agli ospiti e mi ha aiutato a capire meglio la loro situazione.

Ci sono stati momenti che sono stata male perchè mi sono trovata in difficoltà di fronte a una situazione inaspettata con una persona con la quale prima parlavo tanto. Ancora mi fa male pensare a questo fatto e forse dovrei imparare ad affrontare meglio queste situazioni.

Il tirocinio anche è stato un pò strano per me perchè siccome abitavo là anche se finivo dall’ufficio nel pomeriggio tante volte alla sera venivano a chiedermi cose (perchè sapevano che io ero una tirocinante). Non so come spiegarlo, ma più che strano direi che è stato intenso. Vivere nello stesso posto dove facevo il tirocinio mi ha aiutato a vedere meglio “l’evoluzione” e le “piccole cose” che forse non sarei riuscita a vedere se non fosse stata abitando là.

Ho capito che ci sono tante persone diverse, di tantissime culture e con probemi di ogni genere. §’ difficile sapere gestire tutto questo; è terribile dire “no” ad alcune persone che ne hanno bisogno ma purtroppo ci sono più richieste che mezzi diponibili. Ma allo stesso tempo vedi il miglioramento e l’evoluzione di persone che quando sono venute erano distrutte per un motivo o un altro, e senti che ne vale la pena tutto ciò che si fa nella Casa della Solidarietà.

Ho imparato che si deve avere molta pazienza e che bisogna sapere capire ogni singola persona per cercare la migliore soluzione.

In generale, devo dire che questo tirocinio mi ha sorpreso tantissimo. Mi sono sentita molto bene. Il tirocinio è stato molto intenso, dinamico, speciale ed energico.

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